Le case editrici – come gli umani, i pesci rossi e i canarini – nascono, campano e muoiono a seconda della loro aspettativa di vita, dell’istinto di conservazione e della sfiga che su tutto il cosmo impera.
Qualcuna, un po’ come i bruchi, si trasforma in qualcos’altro o entra a far parte di un organismo più grande (leggi Gruppo editoriale), qualcun’altra invece, a prescindere dalle buone intenzioni e dai lodevoli risultati, semplicemente si spegne.
E i libri pubblicati dall’editore estinto si spengono con lui?
Molto spesso sì, ma talvolta un altro editore li raccoglie come orfanelli e dà loro una nuova casa (editrice).
Tutto questo preambolo etologico è per segnalarvi che un libro di cui ho parlato ormai un paio di anni fa, e al quale tengo molto, dopo la débâcle del coraggioso editore che per primo l’ha scoperto, ha trovato una nuova casa (sempre editrice, ovviamente).
Vi ricordate lo spassoso Mi girano le Ruote di Angela Gambirasio?
Vi rinfresco la memoria: si tratta di un’autobiografia che racconta il mondo dei “normali”, attraverso gli occhi di una ragazza che sfreccia su di una sedia a rotelle.
Nessun pietismo, preconcetto o senso di colpa perché, anche quando si parla di disabilità, è meglio riderci sopra che piangersi addosso.
Complimenti ad Angela per la seconda vita della sua spassosa biografia, e complimenti anche a Imprimatur, giovane realtà editoriale molto attenta alla letteratura comica, per aver scommesso su questo gioiellino di sagacia e ironia.
“Se state cercando un libro che affronti il tema dell’integrazione delle persone disabili in modo serio e politicamente corretto, quello che avete in mano è l’esatto contrario”.
MI GIRANO LE RUOTE
Una storia che non sta in piedi
di Angela Gambirasio
ISBN 978 88 6830 449 2 | 16,00 €